Una vacanza in Tanzania è un’esperienza che non si dimentica facilmente. Il viaggio può svolgersi come un safari fotografico o semplicemente come un’escursione in mezzo alla natura: in ogni caso verrete a contatto con splendidi animali selvaggi, e ammirerete panorami unici al mondo. Capirete, in pratica, perché si parla tanto di “mal d’Africa”, quella nostalgia che coglie chi ha visitato queste terre e ne sente la profonda mancanza!

Ma cosa vedere in Tanzania? Qual è il periodo migliore per questa sensazionale avventura? Vi sveleremo tutto ciò che bisogna sapere nelle prossime righe.

Il Parco del Serengeti e la Grande Migrazione

Durante un percorso in questo meraviglioso paese alcune tappe sono decisamente obbligatorie. Tra esse ricordiamo il Serengeti National Park: una distesa sconfinata, i cui abitanti lottano giorno dopo giorno per la sopravvivenza.

Sì, perché quest’area è uno dei punti principali toccati dalla Grande Migrazione, lo spostamento di massa di circa 2 milioni di ungulati che si muovono tutti insieme in un vero e proprio esodo. Chiaramente, nel tragitto incontrano predatori come i leoni, i coccodrilli ecc. Davanti ai vostri occhi si presenterà un autentico, incredibile documentario “live”!

Trekking sul Kilimangiaro

Chi opta per un soggiorno in Tanzania dovrebbe dedicarsi all’esplorazione del Parco del Kilimangiaro. Impossibile non restare colpiti da una simile alternanza di habitat, tra cui:

  • foresta pluviale;
  • brughiera;
  • ambiente alpino;
  • nevi perenni.

Ci sono vari sentieri che conducono alla cima del vulcano più elevato del continente. Alcune strade, come la Marangu Route, sono più agevoli; altre, come la Mweka Route, sono impervie e scoscese. Comunque ne vale la pena, perché una volta arrivati in vetta contemplerete uno scenario senza pari.

Una gita al Lago Natron

Se preferite gli scorci misteriosi e lunari, e anche piuttosto inquietanti, vi suggeriamo di inserire nell’itinerario il Lago Natron – detto anche “lago mortale”.

Le sue acque hanno lo stesso colore del sangue, a causa di una particolare composizione chimica. Le sponde sono piene di corpi pietrificati di animali, per il processo di calcificazione innescato dal pH basico. Vi abbiamo incuriosito abbastanza con questa macabra descrizione?

L’Arusha National Park

Cambiamo completamente tipo di panorama: siamo giunti al Parco Nazionale di Arusha, che si trova a una quarantina di km dall’omonima città.

Questa riserva non è una delle più ampie, ma è davvero magnifica per la sua biodiversità. Vi attendono tantissime specie faunistiche, nonché numerosi ecosistemi a breve distanza gli uni dagli altri. Ad esempio:

  • i sette laghi Momela;
  • il monte Meru;
  • il cratere Ngurdoto, famoso anche come “piccolo Ngorongoro”.

Quest’area è un paradiso per gli amanti del birdwatching. Ospita una miriade di uccelli, inclusi gli stupendi fenicotteri rosa.

La Gola di Olduvai

Quella in oggetto non è tra le destinazioni più celebri della Tanzania, ma vogliamo nominarla lo stesso per la sua straordinaria importanza storica.

Nella Gola di Olduvai, o “culla della vita”, sono state rinvenute le tracce di ominidi antichissimi. Tali reperti sono custoditi in un museo vicino; ad ogni modo, visitare questo cratere significa fare un tuffo in un passato remoto!

Dal safari al relax: Zanzibar

Dopo un appassionante safari in Tanzania, non c’è nulla di meglio che rilassarsi al sole su una fantastica spiaggia. Vi consigliamo, dunque, di dirigervi a Zanzibar: l’isola di Unguja, la maggiore dell’arcipelago di Zanzibar.

Vi aspettano lidi da sogno, tra cui quello di Kizimkazi – ricco di delfini – e quello di Nakupenda, un’oasi di pace immersa nel più profondo silenzio. E non è detto che dobbiate soltanto riposarvi in riva al mare: la capitale, Zanzibar City, è un centro culturale che accoglie monumenti come il Vecchio Dispensario, il Peace Memorial Museum e la Casa di Freddie Mercury.

Il clima della Tanzania

Fondamentalmente, ogni fase dell’anno va bene per una vacanza in Tanzania. Qui si susseguono quattro stagioni, due aride (giugno-ottobre e dicembre-febbraio) e due piovose (marzo-maggio e ottobre-novembre): non fa mai freddo, e al limite bisogna difendersi dalle escursioni termiche tra il giorno e la notte.

Nei periodi secchi i percorsi saranno più confortevoli, in quelli delle piogge osserverete una natura lussureggiante e i lodges costano di meno. Ogni scelta ha i propri lati positivi! Contattateci per maggiori informazioni, e per pianificare con il nostro aiuto il viaggio perfetto alla scoperta della Tanzania.

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